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Hai presente quei momenti in cui desideri avere una pelle perfetta, perché devi partecipare a un evento importante, al primo appuntamento con la tua persona speciale o a un esame? Di solito, sono proprio quelli i momenti in cui la tua pelle decide di regalarti quelle piccole, fastidiose eruzioni cutanee che tutte conosciamo come brufoli. Quando i brufoli però, si manifestano in modo ricorrente e cronicizzano associandosi anche a uno stato infiammatorio delle ghiandole sebacee ecco che potremmo parlare di acne, un fenomeno diffuso, che per alcune ragazze può essere trattato con l’uso della pillola anticoncezionale. Vediamo insieme come e perché.​

CHE COS’È L’ACNE?

L’acne è quel disturbo che si manifesta proprio attraverso la comparsa degli odiati brufoli, ma anche di altre lesioni, come punti neri, punti bianchi e piccole cisti. Colpisce l'80% degli adolescenti, sia maschi che femmine, e la sua comparsa di solito coincide con la pubertà e lo sviluppo sessuale, che nella maggior parte delle ragazze avviene tra gli 8 e i 12 anni. L’acne, però, può durare nel tempo e persistere fino ai 20-25 anni.​

MA QUALI SONO LE CAUSE DELL’ACNE?​

L’acne è un disturbo molto diffuso, ma ad oggi non ci sono ancora spiegazioni universalmente accettate sui meccanismi che portano alla comparsa di brufoli, punti neri e delle altre lesioni tipiche di questo fenomeno. In generale, si sa che l’acne è provocata da un’infiammazione delle ghiandole sebacee, che si trovano appena sotto la superficie della pelle e che regolano la produzione di sebo, una sostanza che serve per proteggere la superficie esterna della nostra cute. Nell’acne, sembra che le ghiandole sebacee producano un sebo alterato, più vischioso, che tende a ostruire il piccolo canale attraverso cui questa sostanza viene liberata dalle ghiandole per raggiungere la superficie della pelle. Il risultato? Il canale sebaceo si irrita e si infiamma, dando origine a una serie di reazioni a catena, tra cui la proliferazione di batteri dannosi che, alla fine, portano alla comparsa delle tipiche lesioni dell’acne come, appunto, i brufoli.​

Tra le situazioni che possono provocare questo fenomeno, ci sono:​

  • predisposizione familiare, infatti se i tuoi genitori hanno sofferto di acne da giovani, è probabile che questo disturbo interessi anche te​
  • inizio della secrezione degli ormoni maschili (in particolare del testosterone) durante la fase dello sviluppo sessuale, che avviene sia nei ragazzi che nelle ragazze, e che contribuisce ad aumentare la produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee​
  • cambiamenti ormonali durante la gravidanza, di solito nei primi tre mesi​
  • variazioni ormonali legate al ciclo mestruale​
  • sindrome dell’ovaio policistico​
  • prodotti cosmetici ​
  • alcuni farmaci, come steroidi, litio e qualche farmaco antiepilettico​
  • pressione esercitata da caschi, attrezzature sportive, indumenti troppo stretti, zaini​
  • fumo. ​

COSA C’ENTRA L’ACNE CON IL CICLO MESTRUALE?​

Come abbiamo visto, l’acne può essere provocata da diversi fattori, tra cui, le variazioni ormonali. Andando un po’ più nel dettaglio, quello che accade è che le ovaie in condizioni normali sono in grado di produrre piccole quantità di ormoni maschili, gli androgeni. Nel caso in cui questa produzione per varie ragioni aumenti, alti livelli di androgeni possono portare a un eccesso di sebo e, quindi, favorire la comparsa di brufoli e acne. In particolare, l’acne può manifestarsi più di frequente nei giorni prima delle mestruazioni. Avrai sicuramente notato che i brufoli e i punti neri tendono a formarsi di più proprio in quei giorni. La spiegazione dipende dalle oscillazioni dei livelli di ormoni femminili (estrogeni e progesterone) che si verificano in quello specifico periodo del mese e che, di riflesso, possono portare a una variazione nell’equilibro tra ormoni maschili e femminili, a favore dei primi. Un altro caso, è la presenza di livelli alterati degli ormoni femminili che si osserva nella sindrome dell’ovaio policistico. Può essere un altro fattore in grado di favorire la comparsa dell’acne.​

TERAPIA DELL’ACNE: LA PILLOLA PUÒ ESSERE UTILE?​

Abbiamo visto che le cause che possono provocare l’acne sono diverse. La terapia, che deve sempre essere scelta dopo aver consultato il tuo medico o il dermatologo, dipende quindi dalla specifica causa che provoca l’acne nel tuo caso particolare. Per individuarla, il medico dovrà sottoporti a una serie di esami e valutazioni. Una volta trovata la causa, sarà possibile scegliere la terapia. Esistono diversi approcci per trattare l’acne, ma qui ci soffermiamo solo su quello che accade nel caso in cui questo disturbo abbia a che fare con il tuo ciclo mestruale.​

A molte ragazze viene prescritta la pillola contraccettiva contro l’acne. Si tratta di una soluzione che è adatta solo nel caso in cui questo fenomeno sia effettivamente provocato dagli ormoni e dalla loro oscillazione, oppure dalla variazione dei loro livelli determinata da disturbi come la sindrome dell’ovaio policistico.​

La pillola anticoncezionale è un farmaco a base di ormoni femminili, estrogeni o progesterone (o entrambi) e serve a mantenere costanti i livelli di queste sostanze nell’organismo. La conseguenza è che si vanno a bloccare le variazioni di ormoni che sono alla base dell’ovulazione e che rendono possibile una gravidanza. Ma tenere costanti i livelli degli ormoni può aiutare anche in tutte quelle situazioni dove l’oscillazione di queste sostanze porta ad alcuni disturbi, tra cui per esempio proprio l’acne. La pillola anticoncezionale è quindi un trattamento utile contro l’acne, ma solo in questi casi. Per tutti gli altri, sono disponibili altre terapie, che il dermatologo ti saprà consigliare dopo una visita. Inoltre, ricordati sempre che la pillola anticoncezionale è un farmaco e deve essere presa sempre e solo dopo aver consultato il tuo ginecologo.​

FAQ

  • In alcuni casi, sì. Tra le cause possono esserci anche disturbi legati agli ormoni femminili, come estrogeni e progesterone, che agiscono regolando il nostro ciclo mestruale. Quindi l’acne può essere collegata a uno squilibrio ormonale.​

  • Può essere utile, ma solo in un caso: se l’acne è provocata dagli ormoni e dalla loro oscillazione.

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